L'arte di camminare sul filo
Come ho conosciuto la funambola Chiara
Faccio un podcast da un bel po’ di tempo. Da quando ho scoperto che, in questo modo, potevo riavvicinarmi all’uso della voce per raccontare storie, come facevo quando lavoravo a RadioDue Rai.
Cerco donne con storie insolite, che vivono luoghi diversi dai miei, che si muovono e viaggiano, e racconto le loro storie in un podcast che ho chiamato “La Viaggiatrice Femminista”.
Nel tempo ho intervistato donne di ogni genere e tipo. Ma Chiara Marchese, sorella di un’amica giornalista che vive a Londra, Francesca, mi ha colpita particolarmente.
Francesca mi aveva raccontato che sua sorella faceva l’equilibrista. Forse non l’aveva detto così. Aveva detto che per lavoro Chiara “cammina sul filo molle”. Il che mi intrigava ancora di più. Già camminare sul filo mi pareva un’impresa non da poco. Tutte camminiamo sul filo, in senso metaforico, nella nostra vita. Ma in senso metaforico, appunto. Chiara cammina sul filo - molle, per di più; almeno fosse un filo rigido che ti dà una qualche sicurezza - per lavoro, per mestiere. Lo fa in Spagna, dove vive. Ma dato che è a tutti gli effetti una circense spesso prende la sua valigia e si esibisce in altri luoghi e con diverse compagnie.
L’ho intervistata per il podcast. Poi l’ho seguita su instagram. E il suo lavoro mi ha affascinata. Bisogna essere molto centrate, molto sicure di sé per esibirsi sul filo molle. Non si hanno certezze, il terreno sotto i piedi non esiste, in ogni momento si può cadere e mandare all’aria settimane e mesi di allenamenti. Chiara si esibisce in un costumino striminzito e spesso completamente nuda, cosa che ancora di più aumenta il senso di vulnerabilità.
Ho saputo che la sua famiglia, siciliana, immagino anche tradizionale, ha ascoltato il podcast e ha detto che “finalmente” aveva capito cosa faceva la figlia che aveva lasciato il Paese per inseguire un sogno strambo.
In questo momento che più che mai mi sembra di camminare su un filo, per di più cosparso di pezzi di vetro, per cui dove metto piede mi ferisco, Chiara mi fa compagnia. E mi insegna che si può. Camminare in equilibrio senza cadere.